Era una serata di fine ottobre, ero a Pietracamela a godermi una birretta dopo una passeggiata nel bosco (non c’entra niente con la vera storia, ma l’atmosfera era comunque bella).
Angelo mi chiama e mi dice che un suo amico cercava un illustratore.
Prima che possa rispondergli mi anticipa subito che il progetto in questione è particolare, riguarda una raccolta fondi di beneficenza.
Ovviamente c’è caso e caso, ma il minimo che potessi fare era ascoltare come e se avrei potuto aiutare.
Pochi giorni dopo mi scrive Jacopo e con grande serenità mi parla del progetto.
Ci siamo sentiti per chiamata, messaggi e mail, ma lui e le persone di “Un anno con Culone” hanno sintetizzato alla perfezione il senso dell’iniziativa.
L’idea di “Un anno con Culone” è nata in maniera naturale, dovevamo fare noi quello che il nostro amico non avrebbe più potuto fare e dovevamo portare avanti il suo ricordo, che non poteva cristallizzarsi, ne tantomeno realizzarsi, esclusivamente nella sua scomparsa.
La ratio dietro al progetto è molto semplice: raccogliamo l’equivalente di un anno di retta media di un asilo e lo doniamo a chi ne ha bisogno: un anno con Culone.
C’è poco da dire, molto più da fare, o meglio da disegnare.
L’idea di questo disegno nasce dai concetti di comunità, persone e solidarietà.
Per esprimere questi concetti ho pensato ad un gruppo di “isole”, o meglio un Arcipelago.
Nel centro della composizione ho voluto suggerire una specie di “percorso”, di tratto percorribile grazie alla vicinanza delle isole.
Il disegno diventa così identificabile nella famosa frase: “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.”
Ovviamente, il disegno in se non ha il super-potere di sfamare le persone e raccogliere soldi, sennò mica stavo qui a raccontarvelo.
È fondamentale la forza, la convinzione e l’unione che le persone riescono a convogliare in un’idea, una volontà comune, che in questo caso si è manifestata come disegno.
Senza poi contare l’apporto della distribuzione tramite la stampa su maglietta.
Ho avuto la possibilità di aiutare qualcuno nel suo quotidiano utilizzando un po’ di carta e inchiostro, è quasi surreale.
Fotografia dell'ineccepibile Marco Di Marcantonio
19/04/2021