Ho avuto la possibilità di sviluppare l’Atlante Fotografico dei Dolci Teramani (sì, solo i dolci, se si doveva fare un ricettario intero della cucina del teramano non bastavano due anni eh) grazie al lavoro e alla collaborazione con Emanuela Amadio di Case di Fotografia (vi avevo già introdotto Emanuela qui).
Emanuela si occupa principalmente di didattica fotografica, insegna come scattare le foto, come essere ordinati nella gestione dei file e soprattutto perché scattare fotografie, che non è poco eh!
In questo caso il progetto era legato a delle attività promosse dall’Ufficio Scolastico Regionale che interessava le scuole, il liceo che ha ospitato e accolto il laboratorio fotografico di Emanuela è il Liceo Statale Marie Curie.
Quindi, per fare il punto, c’era una volta un liceo, un’insegnate in campo fotografico e un art director che volevano fare un progetto di racconto fotografico sul cibo del territorio, e non è una barzelletta.
Dicevamo, come si fa un progetto di racconto fotografico che tenga conto di un tema così grande che possa essere stimolante per studenti e studentesse di un liceo?
Con una pubblicazione, nello specifico una fanzine (vi lascio qui un paio di link per capire meglio cos’è una fanzine).
È stata una delle prime volte che ho avuto a che fare con il campo dell’insegnamento dal lato della “cattedra”. Esperienza stimolante, strana e imprevista, non avrei mai pensato di incontrare delle ragazze (in questo laboratorio hanno partecipato solo ragazze, furbe loro) interessate alle realizzazione di una fanzine.
La prima fase del laboratorio era dedicata esclusivamente alla fotografia e agli scatti, scelta dei soggetti, definizione degli shooting e degli elementi necessari alla realizzazione delle foto.
Poi sono intervenuto io, nel momento di dare nozioni di grafica editoriale (il minimo indispensabile per avere un vocabolario condiviso con la classe) e di poterle far assemblare in autonomia la loro fanzine.
Si, ma quindi hai solo parlato? Per fortuna no, anche perché son più bravo con i fatti che a parole.
Le ragazze hanno gestito i vari elementi, ma della progettazione (io l’ho definita pre-progettazione, come una specie di pre-cottura) e della realizzazione di visuale coordinato in generale mi sono occupato io.
Colori, mood, accostamenti tipografici e dettagli visivi in generale sono stati realizzati ad hoc per il progetto, per poi scegliere, selezionare e montare il tutto in una esperienza di co-progettazione tra me, le ragazze e Emanuela.
Ho colto l’occasione per utilizzare il set tipogarfico sviluppato da Italiantype in collaborazine con Alberto Casagrande, non appena l’ho visto me ne sono innamorato e poter utilizzare questo mega progetto grafico fatto di caratteri è stato davvero stimolante!
Il risultato è una zine fotografica che strizza l’occhio a un ricettario moderno, dove le ricette si mescolano a fotografie coinvolgenti, narrazione di tradizioni, storie e ricordi, il tutto tenuto in equilibrio su solide basi di grafica editoriale.
Tra gli elementi per arricchire il racconto visivo, non potevano mancare delle piccole illustrazioni dei soggetti della zine e una mappa del territorio che ha dato i natali a questi dolci.
Foto del top Marco Di Marcantonio
18/02/2022