Questa pubblicazione nasce come chiusura di un corso di fotografia di livello avanzato.
Il corso si è svolto presso Spazio Effe ed è stato tenuto e curato da Emanuela di Case di Fotografia.
Con Emanuela ormai collaboro attivamente quindi non annoiatevi ma il suo nome tornerà spesso in questo sito.
Il corso di fotografia di livello avanzato si pone l’obiettivo di andare oltre la tecnica di base, soprattutto per dare gli strumenti di pensiero e interpretazione per comunicare attraverso le immagini che si produrranno. Una grande caratteristica dell’approccio di Emanuela è dato dal fatto che fa stampare le fotografie, ed è quindi comprensibile come il fine ultimo del corso vada a culminare in una pubblicazione editoriale di natura corale.
In questo caso la necessità era quella di poter raccogliere in un unico prodotto diversi sguardi, diversi progetti, vari formati e soprattutto vari autori e autrici; per poi collegare il tutto in modo semplice, pulito e con un visual che non sia stato prevaricante nei confronti delle immagini.
Il bianco, lo spazio negativo e i caratteri sans serif sono un must per chi cerca la sobrietà, elementi che facevano già parte della comunicazione di Case di Fotografia, a questi ingredienti ho voluto aggiungere solo un altro colore e un pattern a tema fotografia e varietà.
Una piccola chicca è l’intervento con il simbolo grafico (o tipografico se vogliamo) della { } che vuole essere un accenno minimal al senso del titolo, a ciò che è dentro {in questo caso dentro di noi e dentro la pubblicazione}.
Altro giro, altra corsa, ma squadra che vince non si cambia.
Alfabeti fotografici è un laboratorio fotografico di esplorazione territoriale progettato e realizzato da Case di Fotografia, in questo caso come laboratorio per il Liceo M. Curie.
Il gioco è semplice: 21 lettere (i soli caratteri dell’alfabeto italiano), un soggetto per ogni lettera, un solo tema, la città, o meglio, la propria città.
Il liceo è situato a Giulianova e quindi il soggetto dell’esplorazione territoriale saranno le strade, i dettagli e gli elementi principali e caratterizzanti di questo comune della riviera adriatica.
Risolvi il problema qui di seguito elencato: 21 soggetti, anche solo con 3-4 foto per soggetto si arriva facilmente a 63-84 fotografie, quante pagine ci vogliono per contenere 84 fotografie?
Sembra una domanda facile, ma in base a chi risponde (o a chi si pone la domanda) i risvolti possono finanche sfiorare il filosofico.
Il mio intervento, oltre alla parte legata alla formazione, si è concentrato nel trovare un layout il più modulare e adattabile possibile.
C’era poi da considerare anche il risultato stampato sarebbe stato rilegato a mano dai ragazzi (in questo caso gli alunni erano tutti ragazzi), quindi lo stampato finale avrebbe dovuto agevolare la rilegatura a dei neofiti di ago, filo.
Da qui la scelta di dividere la pubblicazione in 3 volumi riconoscibili tra loro anche solo da un rapido sguardo in copertina.
Questo progetto nasce dalla passione di Fabrizio per la fotografia e dalla sua ricerca per i dettagli, anzi per i particolari.
Il progetto era stato già curato da Emanuela, andava solo studiata e pensata la soluzione più giusta per dare forma fisica a questa serie fotografica.
6 colori, 9 fotografie per colore, il minimo comun denomiatore era la ricerca di dettagli in giro per la città, per essere più specifici per le strade di una città.
Il risultato è questo puzzle ricombinabile all’infinito di colori, dettagli e texture.
Le possibilità produttive erano diverse, ma perché non complicarsi la vita con la produzione di una serie di leporelli con tanto di dorso per collegare i piatti di copertina? {anche perché così il progetto sarebbe potuto essere esposto anche in diversi modi}
Dopo aver curato la successione delle fotografie ho ordinato i singoli colori, seguendo l’ordine naturalmente suggerito dallo spettro cromatico, dal rosso al viola.
Non rimaneva che concentrarsi sull’esterno dei libri, le copertine, e soprattutto la grafica del nome.
Il titolo che Fabrizio aveva individuato era Particolori, una crasi tra colori e particolari, un simpatico gioco di parole che ho cercato valorizzare e accentuare nascondendo una a di particolari all’interno della o.
Una crasi visiva per sottolineare una crasi verbale, parole e segni che continuano ad incrociarsi e scontrarsi.
3 progetti editoriali, a tema fotografico.
3 modi di interpretare l’osservazione tra loro distanti e complementari se vogliamo.
Foto del super Marco Di Marcantonio
18/02/2022